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martedì 16 settembre 2014

Viaggi economici e a basso impatto ambientale con BLA BLA CAR!

Carissimi! Lo so ogni tanto sparisco, ma tra le 1000 cose da fare non riesco a mettermi un po' al pc per scrivere. Oggi volevo raccontarvi di un servizio bellissimo, che purtroppo non ho ancora avuto modo di testare: bla bla car! In cosa consiste?
Andate sul ssito, inserite la data, la  località di partenza e quella di arrivo. Si apre a quel punto un menù e potete scegliere tra tutti i possibili viaggi quello che preferite. I conducenti sono a loro volta persone registrate sul sito, che dovendo effettuare un viaggio, decidono di dividere le spese del tragitto con altre persone. Potete accedere al profilo dei conducenti, verificando anche il profilo fb, accedere alle  foto, feedback (se qualcuno non fa un viaggio piacevole, lascia un feedback negativo e il conducente avrà difficoltà a dividere ulteriori viaggi). Saprete anche con quale macchina farete il viaggio, se il conducente ascolta musica, se è chiacchierone, se si può fumare a bordo, portare animali.
Scelto il compagno di viaggio, vi registrate gratis al sito e contattate il conducente tramite il sito stesso.
A quel punto basterà presentarsi in orario nel punto di incontro concordato, consegnare il contributo spese e partire! All'arrivo, lasciate  il feedback al conducente, che a sua volta lascerà un feedback su di voi. Più feedback positivi otterrete più facilmente troverete un passaggio! E' possibile trovare liberi anche 4 posti in una stessa auto e fare un viaggio con gli amici. Pote anche dall'Italia arrivare a Parigi, Barcellona, Madrid ecc o prenotare viaggi fuori dall'Italia!

Ovviamente il servizio funziona anche al contrario: potete offrire voi stessi un passaggio, compilando la scheda presente sul sito.

Se siete delle donne e l'idea di partire da sole ( o con i figli)  con estranei vi preoccupa, c'è anche il servizio viaggio rosa, dove la condivisione è solo tra donne ed eventualmente bambini.

Contro:
-se siete i passeggeri, dovete andare all'appuntamento all'orario e nel posto concordato col conducente (non è mica un taxi!). Magari dovrete fare qualche compromesso!
-E'possibile nel giorno o all'orario che il passaggio serve a voi, non ci sia nessun conducente disponibile

Pro:
-Risparmio economico. Ad esempio pisa-livorno a 1€, Pisa- Roma a 16€, Trapani-Messina a 16€, Milano-Bari a 41€, Roma-Parigi 85€, Parigi-Versailles 6 €
-Può essere più facile raggiungere certi luoghi. Spesso con i mezzi pubblici dovete fare più fermate e certi luoghi sono sprovvisti di stazioni ferroviarie o sono comunque mal serviti.
-Risparmio di tempo: chi viaggia con i mezzi pubblici, se non fa viaggi diretti spesso deve aspettare tra un arrivo e una partenza.
-Possibilità di viaggiare in compagnia, fare nuove amicizie o semplicemente non fare lunghi tragitti in solitudine
- Vantaggioso per l'ambiente. Immaginate 5 persone, che viaggiano su 5 auto diverse. Pensate alla quantità di inquinamento prodotta da ognuna di queste macchine. Pensate alla quantità totale di benzina utilizzata per far viaggiare 5 auto diverse su quella tratta. Immaginate che riempiendo una macchina con 5 passeggeri, tramite il sito, sarà possibile ridurre fino a 5 volte questi sprechi!

Voi l'avete mai provato? Raccontatemi come è andata!
Silvia

domenica 13 luglio 2014

Cellulite cause, rimedi e cure naturali

Parliamo di un problema tutto femminile: la cellulite!
Intanto sfatiamo subito un mito: la maggior parte delle donne, anche quelle magre e in forma, anche le modelle e le donne dello spettacolo ne soffrono (spesso le foto sono ritoccate e sembrano perfette). Quindi se anche voi soffrite di cellulite, tranquille non siete sole!
 Altro mito da sfatare: la maggior parte degli uomini non ci fa neanche caso (ovviamente negli stadi iniziali).
Diciamo quindi che è un problema femminile sia perché colpisce le donne, sia perché sono le donne a farsene un problema!
La cellulite però se negli stati iniziali e più leggeri è solo un problema estetico, col tempo se trascurata può diventare dolorosa e causare una sofferenza dei tessuti. Che cos'è la cellulite?
I medici la definiscono panniculopatia edemato-fibro-sclerotica ed indica un'alterazione del tessuto sottocutaneo, caratterizzato da un'ipertrofia (ingrandimento) delle cellule adipose e il ristagno di liquidi (edema) tra le cellule. Superato il primo stadio (il semplice accumulo di liquidi), si va in contro alla formazione dei caratteristi noduli fibrotici spesso dolenti e poi ad una vera e propria sclerosi del tessuto. Un tessuto sclerotico è un tessuto povero di cellule e vasi sanguigni (ecco perché in superficie emergono i capillari), simile a quello che si forma a livello di una cicatrice ed è di conseguenza un tessuto dove si accumulano tossine e dove le cellule ricevono meno nutrimento.
Ecco perché la cellulite non è solo un problema estetico.
Le cause sono molte: ormonali, stile di vita (fumo, alcool, sedentarietà, alimentazione scorretta povera di frutta e verdura e ricca di sale e ipercalorica), postura scorretta, stress, sovrappeso, dimagrimenti troppo veloci, la familiarità.
Spesso più fattori concorrono tra loro.
Risolvere o almeno migliorare notevolmente la situazione, senza ricorrere a schifezze chimiche inquinanti, spendere montagne di soldi si può!

Ecco tutte le strategie possibili da utilizzare, ovviamente tutte in rispetto dell'ambiente e del portafogli.Ognuna di queste strategie può dare risultati, ma l'ideale è intervenire su diversi fronti contemporaneamente e perseverare!

1-Cambiate lo stile di vita: 

  • Svolgete un po' di attività fisica, basta anche salire le scale a piedi, posteggiare la macchina un isolato lontano da casa, fare una passeggiata più lunga col cane, camminare in bici, fare delle lunghe nuotate al mare. Qualche esercizio tonificante svolto a casa (non servono né pesi, né macchinari, gli esercizi a corpo libero sono perfetti e  meno dannosi) completerà l'opera.
  • Mangiate sano. Tanta frutta e verdura, se siete onnivori poca carne e solo bio (senza tutti gli ormoni e i farmaci contenuti normalmente), tanta acqua e tisane drenanti, poco caffè,  alcolici, sale e niente (o poche) sigarette.
2- Controllate la postura:
Se soffrite di dolori frequenti a schiena, ginocchia, piedi ecc potreste avere una postura alterata. Spesso in questi casi, la cellulite non è simmetrica sulle due gambe. In questo caso potreste rivolgervi ad uno specialista per un'analisi e una RIABILITAZIONE posturale. (niente gente improvvisata per favore, ma solo laureati che hanno approfondito i disordini posturali e i trattamenti riabilitativi) (Sono mica di parte??? :P)

3-Applicate in maniera costante i fanghi. La prima settimana 3 volte, per le 2 successive almeno 2 volte, poi una volta a settimana e dopo un paio di mesi continuate almeno una volta al mese.

4-Per eliminare le tossine e i liquidi in eccesso potete praticare la spazzolatura a secco. Questa è una pratica igienista che rinforza il sistema immunitario ed è utilizzata anche nel caso di allergie e malattie della pelle.La pelle è il più esteso organo escretore, quindi la sua pulizia è fondamentale per eliminare le tossine. Decongestiona il sistema linfatico, migliora la circolazione sanguigna, da sollievo a reni e fegato sovraccaricati, calma il sistema nervoso. Basta una spazzola di legno in setole naturali. Ci si spazzola sempre in direzione del cuore, quindi dai piedi verso il bacino, dalle mani verso le spalle, dal basso addome verso il petto. Bastano 10 minuti al giorno, prima della doccia. Oltre i vari benefici per la salute, la pelle sarà più tonica, compatta e luminosa. lascio 2 link interessanti qui e qui.

5- Effettuate un massaggio almeno 3 volte a settimana. Le creme piene di schifezze non servono a nulla. Quello che davvero è importante è il massaggio. Potete preparare un olio da massaggio a casa, tutto naturale che però senza un buon massaggio è praticamente inutile.Su youtube troverete tutte le tecniche di messaggio. In ogni caso si effettua dai piedi verso il bacino SEMPRE. Potete anche comprare i piccoli massaggiatori (quelli a forma di spazzola, ma con tante sferette) o le coppette per la coppettazione. Su internet vendono le coppette in silicone, molto comode e facili da usare. Vi linko il video dove viene spiegata la tecnica. Esistono vari tipi di coppette, ma per questo scopo quella in silicone va benissimo, si pulisce facilmente ed è più economica.Va sempre applicata sulla pelle unta. Se si lascia la coppetta ferma in un punto si avrà una profonda vascolarizzazione del tessuto, ma potrebbe restare un "bollino" rosso simile ad un livido che al massimo entro pochi giorni sparirebbe. 

6- Riducete lo stress. Cercate di ritagliare del tempo per voi stessi. Una pratica molto efficace per combattere lo stress è la respirazione diaframmatica. Potete anche praticare la meditazione per migliorare lo stato di salute generale. Per chi non fosse interessato alla meditazione vera a propria va benissimo il solo esercizio di respirazione.
 Non mi dilungo a spiegare la fisiologia della respirazione, vi basti sapere che la respirazione diaframmatica dovrebbe essere "la norma". Tiene a bada lo stress e migliora la funzione di tutti gli organi.  Stendetevi a pancia in su. Mettete una mano all'altezza dell'ombelico per aiutarvi le prime volte.
L'aria entra dal naso e la pancia si gonfia. L'aria esce dalla bocca, a labbra socchiuse senza forzare, e la pancia si abbassa. Respirate così per almeno 10 minuti al giorno. Ritagliatevi un posto tranquillo, usate una musica rilassante se preferite e cercate di evitare di seguire le chiacchiere mentali ma concentratevi solo sul vostro respiro.

Se sarete costanti vedrete un enorme miglioramento della vostra pelle ( e non solo) senza aver speso una fortuna e usato prodotti inutili e tossici per voi e l'ambiente. (ovviamente nei casi più "importanti" rivolgetevi a specialisti)
Silvia



sabato 12 luglio 2014

kebab vegetariano/vegano

Avete mai provato a fare il kebab a casa? Io ho fatto un'ottima versione vegetariana/vegana, senza colesterolo, sana e leggera. E' anche molto veloce da preparare! 
Ingredienti:
Seitan alla piastra (lo trovate al banco frigo di molti supermercati)
Insalata, carote, pomodoro, cipolla e verdure a piacere
Piadine (senza strutto)
Salsa allo yogurt

La salsa allo yogurt potete anche prepararla a casa. Potete per la versione vegana usare lo yogurt di soia. Mescolate lo yogurt con sale, olio, spezie a piacere (ottima la curcuma), prezzemolo, una pezzetto di aglio schiacciato, erba cipollina. 

Procedimento:
1- tagliate a fettine sottilissime il seitan e rosolatelo in padella con le spezie per arrosti
2- preparate tutte le vostre verdure preferite
3-cuocete le piadine
4-assemblate tutti gli ingredienti 
5-gustate!





Silvia

domenica 22 giugno 2014

Fanghi anticellulite

In commercio ci sono tantissimi tipi di fanghi anticellulite. Alcuni sono pieni di schifezze, altri non contengono alcun principio attivo, altri hanno prezzi spropositati e come sempre l'unica cosa da fare è leggere l'INCI. Un ottimo rapporto qualità prezzo lo hanno i geomar, ricchi di sostanze funzionali ma purtroppo con molti pallini rossi! L'ideale ovviamente è cercarli eco-bio o prepararli a casa.
Vi metto una ricetta facilissima da fare a casa. Io ne preparo una piccola quantità, così non metto il conservante e faccio 2 impacchi (uno a settimana), lo ripreparo quindi ogni 15 giorni.

La ricetta base è semplicemente argilla verde+ acqua (quanto basta per renderli fluidi ma non farli colare).L'argilla verde disintossica, sgonfia, rassoda, è antinfiammatoria, assorbe le scorie metaboliche, è rimineralizzante, attiva la rigenerazione dei tessuti.

Potete poi aggiungere una miriade di ingredienti tra quelli che trovate in cucina: zenzero e  cannella stimolano la circolazione, disintossicano, attivano il metabolismo. Mettetene un cucchiaio totale ogni 3-4 di argilla.
Potete usare la curcuma diuretica e antinfiammatoria. Potete aggiungere il cacao (almeno 2 cucchiai) che grazie alla teobromina stimola la rimozione dei depositi di grasso, così come la caffeina del caffè che potete "ricavare" aggiungendo una tazzina di caffè ristretto al posto dell'acqua o mescolando i fondi di caffè.
Il sale grosso ha un effetto drenante, potete usare sia quello che usate in cucina che quello del Mar Morto.


A questo punto avete la base. Potete aggiungere un po' di oli essenziali a scelta tra quelli anticellulite:
limone, cipresso, ginepro, pompelmo, geranio, rosmarino, arancio amaro. Usate al massimo 10 gocce totali.

Se volete dei fanghi più "professionali" potete anche reperire gli estratti di piante "anticellulite" e aggiungerli alla preparazione (come edera, vite rossa, centella ecc)

Per conservare i fanghi ovviamente ci vuole il conservante . Se non siete spignattatori e non l'avete, basta preparare un barattolino con le sole polveri e  oli essenziali, e aggiungere di volta in volta il liquido. Solo in questo caso potete anche usare un infuso (ad esempio di tè verde)






Una volta preparati i fanghi stendeteli su cosce e glutei. A questo punto dovreste ricoprirvi con la pellicola, sia per non sporcare in giro che per creare calore e far assorbire meglio le sostanze e restare in posa almeno un'ora. Io odiavo ricoprirmi di pellicola, perchè non mi piaceva usarne e gettarne ogni volta una certa quantità,  avevo difficoltà a muovermi, sporcavo sempre tutto quando la toglievo. Ho trovato un sostituto favoloso: un telino di plastica! L'ho comprato in un negozio per parrucchieri, pagato meno di 1€. Lo avvolgo come se fosse un pareo e quando devo toglierlo, semplicemente lo tolgo nella doccia e lo lavo. Se lo prendete non troppo sottile, potete riutilizzarlo una miriade di volte, senza che si rompa!

Buon fango!
Silvia


Polpettine di miglio

Si lo so, ultimamente sembra un blog di ricette, ma non potevo non farvi vedere le mie buonissime polpette!!
Sono venute croccanti fuori, morbide dentro, con una consistenza lievemente granulosa. Perfette per cena, per antipasto o per farcire un panino!
Il miglio contiene molte proteine,è ricco di minerali, fibre, vitamine A e B, calcio, ferro, fosforo e potassio, è adatto ai celiaci, ha proprietà depurative e ricostituenti, stimola la produzione di cheratina quindi fa benissimo ad unghie e capelli!
Questa è la mia ricetta:
1-Anche se non è necessario, io ho messo il miglio a bagno per 2 ore, poi l'ho tostato con una goccia di olio e infine l'ho cotto in circa 10 minuti in un pentolino con un po' d'acqua.
2-scolate il miglio (meglio munirsi di uno scolapasta a trama fitta)
3-In una ciotola mettete un po' di pane raffermo, aglio, sale, peperoncino, prezzemolo, tutti gli aromi e le spezie che preferite ed eventualmente qualche verdura (comportatevi come quando preparate le polpette con la carne)
4- Aggiungete il miglio ed eventuale farina o pangrattato, fino ad ottenere un composto abbastanza asciutto.
5-Formate le polpette, passatele nella farina o nel pangrattato, Io le ho passate nel pangrattato col sesamo
6- Potete cuocerle in forno, friggerle o cuocerle in padella con un filo d'olio. A voi la scelta!
Buon appetito !


Silvia

domenica 15 giugno 2014

Gnocchi di riso cinesi



Ho sempre amato cucinare e sperimentare nuovi piatti! Se si apre un minimarket di prodotti orientali proprio sotto casa, come fare a resistere alla tentazione di lanciarsi nella preparazione di piatti tipici cinesi??
Questa è una ricetta facilissima da preparare, veloce e sicuramente di grande impatto!
Questa versione è vegana e adatta ai celiaci, quindi perfetta per mangiare qualcosa di nuovo e sfizioso con cui conquistare tutti!
Io ho comprato gli gnocchi secchi, i funghi mu ehr (detti anche orecchie di Giuda) e i germogli di bambù in questo negozietto, sono però un po' difficili da trovare. Potete non mettere i germogli e sostituire questi funghi (che adoro perchè gommosi e carnosi, con un sapore delicatissimo) con funghi comuni o non metterli e basta. Gli gnocchi di riso potete anche farli a casa, impastando farina di riso e acqua, formando un panetto da tagliare a fettine sottili.
Se comprate gli gnocchi di riso, sappiate che vanno messi a bagno in acqua 1o 2 giorni, quindi dovete pensare di preparare questo piatto con largo anticipo.
Questi funghi invece sono piccolissimi da secchi e restando a bagno 2 orette, diventano almeno 4 volte più grandi! 4-5 funghi a testa bastano alla grande!!
Potete anche rivisitare questa ricetta, trasformandola in un piatto italianissimo condendo gli gnocchi con sugo di pomodoro, verdure ecc... insomma date spazio alla fantasia!!

Ecco la ricetta!
1.Lasciate gli gnocchi a bagno per circa 2 giorni (una volta cotti, rendono un po' più della pasta)
2.Una o due ore prima mettete i funghi a bagno
3.Tagliate la cipolla a fette grandi, le carote e le zucchine a fette sottili (in questo caso ho tagliato le verdure trasversalmente)
4.In padella con un filo d'olio mettete le verdure e i funghi. Aggiungete poi un po' di salsa di soia. Se ne avete la possibilità, aggiungete anche un po' di zenzero.
5.Aggiungete i germogli di bambù e gli gnocchi.
6.Preparate in una tazza acqua, farina, sale e salsa di soia. Versate il contenuto nella padella in modo da ottenere un bel sughetto.
7.Ricordate che le verdure devono restare belle croccanti e che gli gnocchi dopo pochi istanti sono già pronti (se iniziano a rompersi sono già scotti!)
8.Come dicono a Roma : magnate!!!

A casa sono piaciuti tanto! Fatemi sapere se provate a farli!!
Silvia

sabato 7 giugno 2014

"Bio" il mio magazine preferito!

Ormai da un anno e mezzo sono un'assidua lettrice di un mensile davvero ben fatto!
Si chiama "Bio" ed esce ogni mese in edicola (di solito la seconda settimana del mese). E' un giornale davvero unico nel suo genere!
Gli articoli sono scritti bene, da persone competenti e sono "leggeri" pur trattando temi importanti.
Affronta tantissimi argomenti,  salute, bellezza, psicologia, natura, alimentazione ecc.
Sono circa 100 pagine, con una spesa 2.70 €. La cosa davvero bella è che è curato nei minimi dettagli, persino le pubblicità sono scelte in tema con lo spirito del giornale! Ci sono tanti giornali infatti, che parlano di ecologia e di un modo di vivere "naturale",ma che poi pubblicizzano creme idratanti a base di siliconi, o integratori alimentari poco naturali. Esiste anche un sito online, dove è possibile consultare ulteriori articoli e vi lascio il link qui, così potete sbirciarlo!
Ho sempre letto giornali di questo tipo, però difficilmente riuscivo ad essere soddisfatta al 100% di quello che leggevo. Faccio molte ricerche su internet di tutti gli argomenti che mi interessano e quindi spesso mi capitava con altri giornali, di leggere cose di cui ero già a conoscenza. Questo giornale è invece sempre una sorpresa. Ricette di cosmetici bio da produrre a casa, inci, proprietà delle piante, meditazione, sport, cure alternative, ricette vegetariane sono sempre presenti! Io aspetto sempre con ansia la nuova uscita! Davvero straconsigliato!!


Silvia

Eliminare la muffa dai muri in modo ecologico!

Come promesso mesi fa, ecco finalmente la ricetta dell' antimuffa ecologico, a base di acqua ossigenata. 
L'ho testato parecchi mesi fa, ma ho voluto verificare che avessimo risolto completamente il problema, prima di parlarvene.
Una delle camere da letto è esposta a nord e ormai da un anno era invasa dalla muffa. Ricordo che la muffa non è una macchia del muro, ma un insieme di spore che possono provocare molti problemi di salute e deve essere assolutamente eliminata. Se trattata subito, il muro torna come nuovo, ma se si aspettano mesi o anni, il muro è intaccato così in profondità che dopo aver ripulito il muro bisogna riverniciarlo. 
Noi abbiamo aspettato un anno, quindi il lavoro è stato mooolto più faticoso!

La soluzione magica è data da 1 parte di acqua ossigenata a 130 volumi, ogni 2 parti di acqua. Se per esempio volete fare 600ml di soluzione, userete quindi 200ml di acqua ossigenata e 400 ml di acqua di rubinetto. Potete  anche aggiungere qualche goccia di olio essenziale, tipo il tea tree che è molto efficace.

Se sul muro c'è solo un principio di muffa, vi basterà usare uno spruzzino sulle macchie e passare qualche ora dopo un panno asciutto sul muro.

Se il muro è completamente rovinato dovrete passare alle maniere forti! Procuratevi una spugnetta abrasiva (di quelle da cucina, con il lato verde) e strofinate il muro, finché la muffa non sarà sparita. Se la situazione è davvero grave, potete anche strofinarlo con acqua di rubinetto e poi passare la soluzione antimuffa con un panno. Dovrete togliere ogni residuo di muffa, altrimenti questa si riformerà in breve tempo. Potete una volta pulito il muro in profondità, aspettare un paio di giorni e usare lo spruzzino con l'antimuffa per eliminare eventuali residui. Se è presente della muffa, a contatto con la soluzione, farà una schiumetta bianca che frizzerà sul muro. 

Ovviamente se strofinerete il muro, andrà via anche un po' di pittura e dovrete ripitturare la parete. 

Quando usate l'antimuffa sul muro, evitate di respirare i vapori che si formeranno e lavorate con la finestra aperta. Essendo un rimedio ecologico, la notte stessa potrete dormire nella stanza, perchè non sarà presente alcun residuo tossico da far evaporare!

E' un rimedio efficacissimo, economico e rapido per uccidere la muffa. 
Assolutamente consigliato!

Silvia

domenica 18 maggio 2014

Realizzare uno sgabello/pouf/mobiletto con le bottiglie di plastica vuote!

Arrivano le belle giornate e quindi anche la voglia di stare un po' di più all'aria aperta. Nella casa in cui vivo a Pisa ho creato un piccolo spazio in balcone per godersi un po' di sole :)
Ho allestito un angolo verde, con un piccolo orto (rucola, insalate da taglio e sto provando a coltivare le carote), qualche erba aromatica e un paio di fiorellini (per salvaguardare le api). Abbiamo creato anche un angolo dove sederci per bere un caffè o fare un aperitivo. Ed ecco allora che una sedia trovata abbandonata vicino ad un cassonetto è stata pulita e rifoderata, uno sgabellino ormai non più in grado di sostenere una persona trasformato in un piccolo appoggio per cellulari, tazzine, un buon libro. Essendo una casa di squattrinati e volendo a costo zero uno sgabello/pouf/mobiletto ne abbiamo realizzato uno con vecchie bottiglie di plastica vuote!!
Nulla di più semplice e veloce!

Procedimento
Recuperate vecchie bottiglie di plastica, soffiate dentro per evitare che siano schiacciate e chiudetele col tappo.

Potete usare 3o 4 bottiglie in ogni strato,  incollate tra loro una accanto all'altra con del normale scotch da imballaggio.





 Preparate 5o 6 di questi strati. (quindi in totale userete circa 20 bottiglie ).
A questo punto potete incollare tra loro gli strati o potete usare dei sacchetti per bloccare alcune file di bottiglie tra loro (e fissarli poi con lo scotch).
Per rendere più carino il pouf, potete rivestirlo con un vecchio telo, una tovaglia plastificata o un foulard.



Il nostro è alto 5 livelli, e in ognuno ci sono 3 o 4 bottiglie. L'abbiamo testato come sedile, con persone fino a 80 kg e ha sostenuto il peso alla grande. L'unico inconveniente è il rumore appena uno si siede :) Bellissimo anche come mobiletto!!






















Silvia

Crema solare BioearthSun spf30

L'anno scorso ho testato questa crema che non è completamente ecobio infatti contiene filtri solari chimici. E' comunque un buon compromesso per chi non vuole usare una crema completamente ecobio , infatti il resto della formula è eco e i filtri chimici sono fotostabili.
L'odore è leggero. Si spalma molto facilmente. La coniglio a chi non vuole usare i filtri fisici, perché è comunque valida, è vegane non testata su animali. L'unica cosa che non mi piace è che dopo essermi abituata alle protezioni con soli filtri fisici, con questa ho la sensazione che la crema si sciolga in acqua. Non ho potuto fare la foto della confezione, lascio quindi qui il link con le caratteristiche del prodotto, direttamente dal sito da cui l'ho comprata.
Silvia

Protezione solare bjobj spf15


Questa è la crema solare che ho utilizzato tutta la scorsa estate. La amo profondamente!
Sono sicliana, vivo in riva al mare e passo tutte le mie giornate estive tra sabbia, scogli e ciottoli. Non mi scotto mai, mi abbronzo in fretta ma nonostante questo evito di espormi al sole nelle ore a maggior rischio e uso la protezione 15 la mattina e il pomeriggio e la 30 nei primi giorni di esposizione e quando pranzo al mare (anche se sto comunque sotto l'ombrellone).
Questa è la prima protezione solare eco bio che ho provato. Essendo a base di ossido di zinco, all'inizio ho avuto qualche difficoltà ad accettarla, infatti è molto corposa e dopo il bagno lascia una momentanea patina biancastra ... Ecco che però in breve tempo questi sono diventati proprio i punti a suo favore!!
La sensazione che la crema sia rimasta dove l'avete spalmata anche dopo aver sguazzato in acqua è rassicurante. Sentite proprio che la crema è al suo posto. Non ho mai avuto né irritazioni né arrossamenti della pelle pur passando anche 10 ore di fila al mare. Quando usavo le creme con filtri chimici (quelle non ecologiche) la cosa che odiavo di più, era proprio entrare in acqua e sentire la crema sciogliersi (oltre vedere l'orribile patina diffondersi in acqua).
Un'altra cosa che amo di questa crema è che ha un effetto lenitivo, asciuga i brufoletti, calma le irritazioni e indurisce le unghie! Se vi compare un brufoletto potete metterla durante la notte e la mattina sarà visibilmente più piccolo, se non addirittura sparito. Non vi compariranno brufoletti sulle spalle o cose simili. Contenendo vitamine e oli che nutrono, a furia di spalmarla vi troverete anche le unghie più forti e difficilmente avrete la sensazione di pelle che "tira" essendo idratante e lenitiva. Ottima anche se ad esempio vi siete depilate le ascelle la sera prima e volete creare uno scudo contro la salsedine (che in questi casi è terribile).
Il profumo è leggero, gradevole. La patina biancastra che compare a contatto con l'acqua, sparisce appena la pelle è asciutta, basta quindi aspettare solo qualche istante. La pelle si abbronza in maniera graduale e duratura. E' prodotta in Italia, è vegan e non è testata sugli animali.
Super super consigliata!!

Silvia

Proteggersi dal sole in maniera sicura e rispettosa dell'ambiente

Avete mai pensato che effetto può avere su voi stessi e sull'ambiente la vostra protezione solare?
Le enormi quantità di crema o olio che finiscono ogni anno in mare, oltre a rilasciare tutte le sostanze inquinanti di cui sono composte e alterando quindi flora e fauna marina, sono causa dello sbiancamento della barriera corallina e quindi della morte dei coralli. Ma i danni non sono solo ambientali. Quando vi spalmate creme e oli questi vengono assorbiti dalla pelle, soprattutto in presenza di calore che dilata i pori. Inoltre alcuni filtri chimici rilasciano radicali liberi determinando l'invecchiamento della pelle, altri hanno un'attività similestrogena (causando quindi anomalie nello sviluppo sessuale dei bambini, danni negli adulti, alterazioni endocrine), altri si accumulano per via sistemica. altri ancora possono essere tossici.
Una buona crema solare dovrebbe quindi avere un basso impatto ambientale, non contenere sostanze dannose per la salute e contenere sostanze in grado di limitare i danni causati dall'esposizione solare (disidratazione, fotoinvecchiamento ecc).

Alcuni ingredienti chimici contenuti nei solari, secondo studi recenti, pare che addirittura  possano incrementare l'incidenza di cancro!!

Una ricerca pubblicata sul Free Radical Biology and Medicien Journal, ha accertato che i filtri contro i raggi Uv, col passare dei minuti, invece di proteggere lo strato superficiale dell'epidermide, penetrano in profondità lasciando la pelle indifesa e creando le molecole responsabili dell'invecchiamento cellulare, aumentando quindi il potere dannoso dei raggi  UV.

Come proteggersi allora?
1- Non esporsi al sole durante le ore più calde (la pausa pranzo praticamente), proteggendosi eventualmente con una magliettina bianca e sotto l'ombrellone.
2- Esporsi al sole gradualmente, infatti il pericolo maggiore è la scottatura. Cominciare andando in spiaggia nel tardo pomeriggio e aumentando gradualmente il tempo di esposizione.
3-usare filtri solari e non chimici.
4-curare l'alimentazione. E' importante arricchire la propria dieta di frutta e verdura e magari assumere anche un integratore antiossidante a partire da un mese prima dall'inizio delle esposizioni solari.
5- applicare un buon doposole dopo ogni esposizione. Va benissimo anche un po' di olio di riso arricchito di vitamina E (lo trovate al supermercato), da passare sulla pelle bagnata dopo la doccia.

Non esiste una protezione solare che non inquini. Anche quelle a base di filtri fisici hanno un certo impatto ambientale. E' anche vero però, che solo i  filtri fisici sono ammessi dai disciplinari di cosmesi eco.

Comprare una protezione solare in un certo ambiente non è indice di sicurezza: potreste trovare solari contenenti sostanze dannose in farmacia, con derivati del petrolio in erboristeria ed eco-bio al supermercato. State quindi attenti all'etichetta ed alle eventuali certificazioni (ECOCERT, BDIH AIAB-ICEA, ECOLABEL).

Vi lascio  qui  un articolo molto interessante, per capire come scegliere la protezione solare più adatta in base all'età e alle esigenze della propria pelle.

ASSOLUTAMENTE VIETATO L'OLIO JOHNSON per abbronzarvi prima, infatti non solo è a base completamente petrolifera e quindi inquinante, ma non idrata la pelle, non la protegge dal fotoinvecchiamento, non la arricchisce di nutrienti, incrementa al contrario tutti gli effetti pericolosi del sole.
A che serve la pelle scura se a 40 anni siete piene di macchie, con la pelle di una settantenne e con le rughe? Una pelle dorata, esotica e l'obiettivo di tutti durante l'estate, ma non bisogna dimenticarsi di prendersi cura di se stessi.


Per una superabbronzatura potete  cercare prodotti contenti mallo di noce che accelera la melanogesi o acquistate un olio solare (eco bio, senza porcherie dentro) in grado di intensificare l'abbronzatura ma senza danneggiare la pelle (gli oli solari, contengono dei naturali filtri solari oltre che nutrienti). Mangiate molta frutta  e verdura di stagione e integrate eventualmente l'alimentazione con degli integratori che preparino la pelle al sole. Idratate sempre la pelle dopo la doccia. Fate settimanalmente degli scrubs per rimuovere le cellule morte superficiali.

Ricordate di evitare l'uso di profumi e oli essenziali (soprattutto di agrumi) che potrebbero causare macchie e irritazioni sotto al sole.
Nel caso della protezione solare evitate il fai da te, infatti non potete verificare con test di laboratorio la reale protezione della vostra crema e non potete neanche stabilizzarne i componenti.

Proteggete le vostre creme dal caldo e dal sole. Potete portare dei piccoli flaconcini scuri (assolutamente non trasparenti) con piccole quantità di prodotto e lasciare il flacone a casa, o proteggete la crema conservandola in borsette che riflettono i raggi solari.

Ricordate però che l'esposizione al sole non ha solo effetti collaterali. Il sole è essenziale per la vita.Ha effetti benefici sull'umore, regola il nostro sistema endocrino, permette la sintesi di vitamina D (essenziale per fissare il calcio nelle ossa).

Silvia



venerdì 2 maggio 2014

Riciclare la protezione solare (BB cream e contro i brufoli)

Ciao a tutti!
E' da tantissimo che non scrivo sul blog e volevo condividere con voi una scoperta fatta casualmente in questi giorni!
L'anno scorso ho comprato la mia prima protezione solare totalmente ecologica, quindi solo con filtri fisici e non chimici. Le protezioni solari totalmente ecobio, usano come filtri naturali gli oli vegetali e l'ossido zinco. L'ossido di zinco rende la crema piuttosto pastosa, quindi un po' difficile da spalmare e responsabile "dell'alone biancastro" che spesso comprare quando ci spalmiamo questo tipo di creme. Le creme solari però dopo pochi mesi, perdono parte dell'effetto protettivo (soprattutto se la portate a mare e la lasciate nella borsa sotto al sole) quindi è più sicuro comprarne di nuove ogni anno.
Ma che possiamo fare coi residui della crema?
Ecco due modi carinissimi per riciclarla!

1-Potete mescolarla con la crema idratante per il viso e creare una crema leggermente protettiva per girare in città di giorno. (tenendo conto che la protezione è molto più leggera e quindi non adatta all'esposizione solare). Potete anche mescolarla con il fondotinta e un po' di crema idratante creando la bb cream!
Come fare la BB cream a casa? La BB cream non è altro che una crema idratante, con protezione UV e leggermente colorata. Per fare la crema mescolate in un barattolino  la crema idratante, un po' di crema protettiva e il fondotinta. Per le proporzioni fate un po' a caso, tenendo conto che molta crema protettiva potrebbe rendere il prodotto finale "sbiancante" e che più fondotinta userete, più la crema sarà colorata.

2-Una sera ero disperata perché mi erano spuntati dei brufoletti e non avevo nulla da mettere per farli sparire! Ripensando alla crema solare ricchissima di zinco lasciata nell'armadio sono andata di corsa a leggere l'INCI (non solo aveva tanto ossido di zinco ma anche agenti calmanti e  lenitivi) e ho deciso di spalmarmi un bello strato di crema protezione 15 sui brufoletti. La mattina erano completamente secchi!!!! Il brufolone purulento, aveva lasciato spazio ad una macchietta rossa in una sola notte!! Vi straconsiglio quindi le creme solari ecobio a base di ossido zinco per risolvere i piccoli problemi della pelle, senza comprare altre creme apposite :) (ovviamente questo discorso vale per chi ha qualche brufoletto  ogni tanto, perché in altri casi potrebbe servire il parere medico).
La crema miracolosa in questione è quella  protettiva BJOBJ spf 15 di cui farò una recensione assolutamente positiva e dettagliata in uno dei prossimi post.
Ovviamente potete usarla anche su irritazioni post depilazione, piccole infiammazioni della pelle ecc

Un bacione
Silvia


domenica 23 marzo 2014

Recensione matita Avril

Questa matita occhi è prodotta dalla Avril, un'azienda francese che oltre a produrre cosmetici eco-bio a prezzi accessibilissimi, è attenta anche all'impatto delle confezioni, evitando scatole e/o blister.

Io amo questa matita occhi. Dura tutto il giorno, è certificata ecocert, gli ingredienti sono 100% naturali. Non è testata sugli animali. L'ho pagata solo 3 €!!! Io ho il colore terre brulèe, è un marrone intenso con una base rossastra, straconsigliato a chi ha gli occhi verdi (anche solo una leggera sfumatura) perché esalta tantissimo il verde (per la teoria dei colori complementari). La trovate nei negozi di cosmetici bio o online.
Silvia


Sushi all'italiana (con pesce, vegan e raw)

Da qualche anno ho scoperto la cucina giapponese e grazie ai menù "all you can eat" faccio delle belle scorpacciate di sushi. Fuori dal Giappone, viene considerato sushi il pesce crudo, che in realtà per i giapponesi è il sashimi. Il sushi è un preparato a base di riso acidulo e non deve contenere necessariamente pesce.
Spesso faccio a casa gli Hosomaki e i Futomaki , ovvero i cilindretti di riso con rispettivamente 1 o 2-3 ripieni, avvolti nell'alga nori. Sono facilissimi da preparare a casa e si può accomodare anche senza comprare tutti gli ingredienti tipici (come l'acidulato di riso, il riso per sushi ecc).
Gli ingredienti base per fare il sushi "all'italiana" sono:

  • riso per arancine e timballi (ho provato anche con quello per risotto, viene meno compatto ma  può andare bene)
  • aceto di mele
  • zucchero
  • alga nori in fogli (nei supermercati nel reparto cibi esotici o nei negozi di alimentazione naturale come Cuorebio e Naturasì)
  • ingredienti per il ripieno

Procedimento:
  1. Lavate il riso. Potete anche lasciarlo a bagno qualche minuto e poi risciacquarlo. (conservate l'acqua per i trattamenti di bellezza). 
  2. Mettete il riso in un pentolino con acqua e portate ad ebollizione(senza sale). Lasciate il riso leggermente al dente e scolate
  3. Mentre il riso è nello scolapasta, mettete un bicchiere di aceto di mele in un pentolino e aggiungete 2 cucchiai di zucchero. Regolatevi un po' a gusto vostro. Se vi piace meno acidulo aggiungete altro zucchero.Fate cuocere qualche istante in modo che evapori un po' e si sciolga bene lo zucchero.
  4. Versate il riso in una ciotola molto larga in modo che sia distribuito in uno strato sottile. Versate il liquido agrodolce. Il riso deve essere ben irrorato ma non bagnato, quindi regolatevi in base alla quantità di riso.Il riso sarà bello lucido! Fatelo raffreddare in fretta, magari con un ventaglio (o qualcosa di simile). Se volete un sushi bello compatto, vi consiglio di lasciare il riso in frigo tutta la notte.
  5. Preparate gli ingredienti per il ripieno
  6. Se avete una stuoia di bambù riuscite ad arrotolare meglio il sushi e a fare dischetti supercompatti, ma non è indispensabile. Stendete sull'eventuale stuoia di bambù il foglio di alga nori. Sull'alga fate uno straterello di riso(deve essere freddo), compattatelo con le mani (bagnatele per compattare meglio il riso) lasciando un bordo di 3cm. Ogni alga contiene circa 50-70g di riso. Sullo strato di riso, mettete il ripieno formando 1, 2 o 3 strisce. 
  7. Arrotolate l'alga, formando un bel cilindro.
  8. Potete affettare subito il cilindro formando 6 dischetti, o potete conservare i cilindri in frigorifero la sera e tagliare i dischetti il giorno dopo.
  9. Immergete i dischetti nella salsa di soia e gustateveli! (Per una salsa più gustosa, lasciate macerare un pezzo di radice di zenzero)
La cosa bella di questo tipo di sushi è che è comodissimo da portare  al lavoro o al parco. E' anche comodo da mangiare perchè l'alga permette di mangiarlo con le mani senza sporcarsi. Può essere anche un idea carina per un antipasto o un aperitivo! E' anche un alimento dietetico, ovviamente se si tiene conto della quantità di riso ingerita.

Idee per il ripieno 
Questa è la parte più divertente! Tenete conto che il riso ha un  sapore acidulo, quindi qualsiasi cosa usiate deve "abbinarsi" a questo sapore. 

Se usate il pesce: tenete conto che il pesce crudo se non trattato nella maniera giusta può essere pericoloso, soprattutto per il rischio parassitosi. Quindi dovete assicurarvi che il pesce scelto sia adatto. Potete anche usare pesce cotto (così state tranquilli) avanzato la sera prima, dei gamberetti sbollentati,  il salmone affumicato o il tonno in scatola. Tenete conto che la pesca sta deturpando i nostri mari, impoverendoli di specie ma anche distruggendone i fondali. Quando consumate il pesce, preferite quello locale, pescato con metodi tradizionali e non invasivi. Se consumate il tonno preferite quello pinna gialla, perché è meno a rischio estinzione (al contrario di quello rosso). Inoltre i pesci più grossi, purtroppo per colpa dell'inquinamento sono pieni di mercurio. Secondo indagini recenti il mercurio presente nel tonno che si compra in pescheria, spesso ha valori che superano il doppio della quantità ritenuta non pericolosa. Il mercurio si accumula nel nostro corpo, causando malattie degenerative, tumori, tossicità cerebrale e danni al feto. Quindi usate con prudenza i pesci di grossa taglia, sia per permettergli di ripopolare i nostri mari, sia per evitare di accumulare troppo mercurio. Al posto del salmone, sarebbe da preferire la trota salmonata, che essendo allevata in Italia può essere meno impattante.
Quando io faccio il sushi, lo faccio quasi tutto con le verdure eccetto un cilindretto in cui metto il tonno (di solito associato a qualche verdura e sesamo).

Se usate le verdure cotte vi consiglio:
Cipolle in agrodolce, carote o broccoletti sbollentati, peperoni in agrodolce o cotti, carciofini sott'olio sono le verdure che amo di più, ma potete sbizzarrirvi!

Se volete un sushi veloce, ricco di nutrienti vi consiglio le verdure crude!
Per la versione raw: carote,  zucchine, cetrioli  tagliati a bastoncino, pezzetti di avocado, listarelle di peperone, qualche foglia di insalata associate alle altre verdure, rucola. La versione raw è la mia preferita, perchè velocissima da preparare e supergustosa. Anche in questo caso, cercate di preferire verdure locali e di stagione (si lo so sarebbe da evitare l'avocado, ma un peccatuccio ogni tanto possiamo concedercelo).




Avevo fatto le foto passo passo, ma non le trovo, quindi vi lascio al momento una foto (anche sfocata perché fatta col cellulare) di un sushi fatto NON a regola d'arte. In questa foto ho usato il riso per risotto e ho dimenticato nella fretta, di prendere la stuoia di bambù per arrotolare bene i cilindretti. Perdonatemi, di solito mi dedico di più alla decorazione e ai giochi di colore, perché il cibo si mangia anche con gli occhi!



Nella foto ho fatto il ripieno con: tonno e sesamo, tonno e peperone crudo, carciofini sott'olio, zucchina cruda (se togliete un pò di buccia è dolcissima!!!) e carciofini. 

Aggiungo una piccola nota: l'alga nori contiene quantità significative di proteine, minerali, vitamine (più vitamina C delle arance), oligoelementi essenziali  e contiene sostanze capaci di abbassare i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue.

Fate il vostro sushi all'italiana e magari se trovate qualche combinazione stravagante lasciatemi un commento!
Arigatou



Aggiornamento dell'8 giugno

Ormai sono sempre più brava a fare il sushi, quindi ho cominciato anche a fare anche gli uramaki e gli onigiri.

  • Gli uramaki sono caratterizzati dalla presenza dell'alga nori all'interno e dal riso all'esterno (come i california roll), per prepararli io ho steso un pezzetto di alga, l'ho ricoperta di riso lasciando un lato scoperto, poi l'ho   ribaltata (in modo che il riso fosse sul tappetino di bambù). Ho messo il condimento(in questo caso un pezzo di foglia di insalata e una striscetta di carota) sul lato di alga senza riso, in modo da avvolgere il ripieno solo nell'alga e poi ho continuato a girare. Non preoccupatevi se il cilindro non è regolare, potete aggiungere un pò di riso esternamente con le mani una volta che il cilindro è pronto. Passate il cilindro nel sesamo tostato e tagliate a fette.
  • Gli onigiri, sono le polpette di riso col ripieno dentro.Io ho semplicemente fatto una pallina, fatto un buco col pollice in modo da inserire il ripieno (un carciofino). Ho  schiacciato bene con le mani in modo da rendere compatta la polpetta e l'ho modellata a forma di rettangolo. Ho tagliato poi una striscetta di alga che ho incollato intorno (serve per prendere l'onigiri senza sporcarsi le mani).


Arigatou
Silvia


sabato 15 marzo 2014

Unguento sos brufoli

Su internet ho trovato varie ricette di cremine a base di ossido di zinco, anche se diverse tra loro tutte avevano simili percentuali, riporto quindi una sorta di "ricetta base". Questa crema è a base di ossido di zinco, utilissimo in caso di problemi delle pelle come follicolite, piaghe, irritazioni, brufoletti. Se guardate la quantità  di ossido di zinco nelle creme farmaceutiche, questa è circa del 10%. Per evitare di seccare troppo la pelle utilizzeremo solo un 8% di ossido di zinco (come nelle ricette trovate online). Questo unguento non contiene acqua, quindi non richiede neanche l'uso di conservanti. L'ossido di zinco potete comprarlo in farmacia o nei siti di cosmesi online.

Ricetta base per 100g di prodotto:
ossido di zinco-8g
cera d'api-6g
olio vegetale-86g

Potete personalizzare la ricetta suddividendo la quantità di olio vegetale tra gel d'aloe (quello che si acquista già pronto con i suoi conservanti) , burro di karitè, diversi tipi di olio vegetale ( girasole, mandorle, riso ecc), attivi cosmetici (come vitamina E, pantenolo, bisabolo ecc).

Il procedimento per realizzare l'unguento è semplicissimo:
Pesate l'ossido zinco con una bilancina di precisione  e mescolatelo con un olio vegetale. Mettete a bagnomaria in  un bicchiere di vetro l'ossido di zinco mescolato con l'olio (in modo da evitare grumi) e  la cera. Quando la cera è sciolta, aggiungete il resto dell'olio, gli attivi cosmetici, il gel d'aloe e conservate nel barattolino. 

Io ho usato questa ricetta per 100g di prodotto:
ossido di zinco-8g
cera d'api - 6g
gel d'aloe (concentrato al 98%) - 10g
burro di karitè- 26g
olio di mandorle- 25g
olio di semi di girasole-  25g
olio essenziale disinfettante (io avevo tea tree)

Dato che userò questo unguento solo su sporadici brufoletti ne ho preparati solo 10g totali , dividendo per 10 tutte la quantità dei singoli componenti). In questo modo ho mescolato 0.8 g di ossido di zinco con 2.5 g di olio di semi di girasole. A bagnomaria ho aggiunto 0.6 g di cera d'api. Poi ho aggiunto 2.6g di burro di karitè, 2.5 g di olio di mandorle, 1g di aloe, 1goccia di tea tree oil.

Otterrete in questo modo un  unguento da mettere solo sul brufoletto/piaghetta.
Io metto solo una goccina di crema sul brufoletto la sera quando mi corico.

Ps-
L'ossido di zinco si usa anche nelle creme per bambini per le irritazioni da pannolino, in quel caso si realizza una crema con molto meno ossido di zinco (il 3%) . In questo caso riporto la ricetta presa dal forum di lola (che però non posso testare per voi). Per 100g di crema : 3g di ossido di zinco, 5g di vitamina E, 20g di cera d'api, 71g di olio leggero (riso, mandorle, girasole).
Aggiungo che per i sederini dei bebè si può preparare anche la pasta di Hoffman semplicemente mescolando 40-50% di ossido di zinco e il restante olio d'oliva. Questa magari la potete usare nei punti più critici. Io però non avendo bebè sottomano non posso testare la comodità/efficacia di una cremina piuttosto di un'altra. Magari provatele e fatemi sapere come vi trovate (in questo caso mi raccomando niente oli essenziali che possono essere troppo forti per i bebè). Ricordo che fare da soli la cremina per le irritazioni da pannolino eviterà che il bimbo entri in contatto con conservanti, siliconi e oli minerali (derivati dal petrolio) che anche le creme comprate in farmacia contengono (sempre occhio all'INCI!).


Fate anche voi la vostra cremina e fatemi sapere come vi trovate...è semplicissima!

Silvia

giovedì 13 marzo 2014

Come si fa la doccia?

Molto spesso non ci rendiamo conto che un gesto semplice come fare la doccia, in realtà in molte parti del mondo è un lusso inimmaginabile. Dovremmo facendo la doccia rispettare l'ambiente, sprecando poca acqua e usando detergenti a basso impatto ambientale. Spesso però facendo la doccia non trascuriamo solo l'ambiente ma commettiamo anche degli errori che sono causa di problemi "sulla nostra pelle" , come irritazioni, dermatiti, pelle secca.

  • Innanzitutto non usate il bagnoschiuma ma il docciaschiuma. Il bagnoschiuma è creato solo per fare tanta schiuma nella vasca e per questo motivo è molto aggressivo.
  • Cercate (leggendo l'inci) formulazioni non aggressive e a basso impatto ambientale
  • Per lavarci basta pochissimo detergente. Lavate le zone dove è maggiore la proliferazione batterica (ascelle ecc...), per il resto del corpo non c'è bisogno di aggiungere altro detergente.
  • Per pulire a fondo la pelle, in realtà è più importante del detergente l'azione meccanica. Usare tanto detergente non assicura una pulizia profonda. Per pulire bene la pelle potete spazzolare il corpo con una spazzola a setole naturali prima della doccia (è una pratica che assicura la rimozione delle cellule morte, migliora la circolazione locale, libera i pori ostruiti e aiuta ad eliminare le tossine) e una spugna morbida sotto la doccia, oppure potete usare sotto la doccia una spugna con un lato delicatamente abrasivo.
  • E' importante usare una spugna, in modo da diluire bene il detergente.Preferite quelle ecologiche che possono poi essere riciclate nel compost. 
  • Se il detergente è troppo aggressivo e dopo la doccia la pelle è secca, tira o prude basta aggiungere una parte di olio vegetale ogni 4 di detergente. Consiglio un olio leggero. Potete usare l'olio di semi di girasole o quello di riso (che trovate tranquillamente al supermercato).
Ovviamente ricordate che l'acqua è un bene prezioso e per sprecarne il meno possibile, dovete chiudere l'acqua mentre vi insaponate o lasciate agire il balsamo. Potete  ancora sotto la doccia, passare alcune gocce di olio vegetale sul corpo e poi senza risciacquare asciugatevi tamponando. In questo modo avrete idratato velocemente la pelle senza bisogno di passare la crema dopo. (Se volete anche una delicata profumazione, potete sciogliere alcune gocce di olio essenziale in una boccetta con l'olio).

Silvia


venerdì 21 febbraio 2014

Più belle con l'acqua di riso!

Avete mai sentito parlare delle donne Yao del villaggio Huangluo?
Queste donne sono famose in tutto il mondo per la loro incredibile chioma! I loro capelli vengono tagliati solo 2 o 3 volte durante l'intera vita e non vengono mai buttati, ma aggiunti per creare le loro imponenti acconciature. I capelli di queste donne sono lunghi oltre i 2 metri, fortissimi, lucidissimi e soprattutto neri anche a 80 anni!
In questa pagina troverete una serie di incredibili foto!
Volete conoscere il segreto di bellezza???
L'acqua di riso!
Il riso contiene amido, antiossidanti, vitamine, minerali e molte sostanze benefiche sia per la pelle che i capelli, le donne orientali infatti ne sfruttano da sempre le proprietà per le loro maschere di bellezza.
Le donne di questo villaggio usano l'acqua di riso fermentata al posto dello shampoo e per lavare viso e mani. Se osservate le foto, vedrete che queste donne non hanno le macchioline marroni che compaiono solitamente su viso e mani delle donne un po' meno giovani, nonostante non usino filtri solari e lavorino nelle risaie (quindi sempre esposte ai raggi solari, responsabili proprio dell'insorgenza delle macchie).
Il riso inoltre ha proprietà astringenti, lenitive, rassodanti, cicatrizzanti, anti rughe, detergenti.
Se cercate su internet troverete scritto che viene utilizzata l'acqua di cottura del viso, in realtà leggendo i siti inglesi leggerete che l'acqua utilizzata è quella di risciacquo del viso.  Potete anche testarle entrambe per vedere quale comporti più benefici sulla vostra pelle, o usare l'acqua di cottura solo per allungare quella  del risciacquo.

Come ottenere l'acqua di riso?
Procedimento

  • Sciacquate il riso prima di cuocerlo, lasciandolo a bagno qualche minuto in una ciotola. L'ideale è usare riso biologico, in modo che nell'acqua non siano dispersi anche pesticidi e altre sostanze dannose.
  • Raccogliete quest'acqua in un contenitore per i vostri trattamenti di bellezza e cuocete il riso (non si butta nulla!)
A questo punto avete due possibilità:
-usare l'acqua di riso così ottenuta
-far fermentare l'acqua, lasciandola a temperatura ambiente almeno 24 ore. L'acqua fermentando si arricchirà ulteriormente di sostanze nutritive.

Essendo un prodotto velocemente deperibile, io penso che l'ideale sia cominciare ad usarlo subito, utilizzandolo anche appena comincia a diventare un po' acidulo e cambia leggermente colore. Attenzione ad usare l'acqua fermentata e non andata a male! Cospargersi su faccia e capelli un liquido andato a male potrebbe causare irritazioni ecc.. quindi attenzione!

Potete anche far fermentare il liquido, bollirlo qualche istante per bloccare la fermentazione e conservarlo in frigorifero.

Ora vediamo i vari possibili usi:

Shampoo:
Diluite il liquido, in modo che sia appena appena vischioso e non troppo ricco di amido e aggiungete 2-3 gocce di olio essenziale per profumare. Ponete sotto la testa un bacinella o chiudete lo scarico del lavandino. Con una brocca, versate più volte l'acqua sulla testa (la bacinella serve a raccoglierla, in modo da riutilizzarla).Strofinate con i polpastrelli come se fosse un normale shampoo. Non avrete bisogno di balsamo, perché l'amido è districante. 

Balsamo:
Potete applicare l'acqua di riso dopo lo shampoo e lasciare agire qualche minuto.

Tonico:
Dopo aver lavato il viso, tamponate l'acqua del riso sul viso asciutto.

Pulizia del viso:
Potete con l'acqua un po' più concentrata, lavare il viso mattina e sera. 

Bagnetto dei più piccoli:
Per rendere la pelle mobidissima, potete usare quest'acqua (e in questo caso allungarla con l'acqua di cottura del riso, ovviamente non salata) per fare il bagnetto ai neonati.

Maschera di bellezza:
Prendete un foglio di carta da cucina (tipo scottex), ritagliate gli occhi il naso e la bocca. Ripiegate il foglio ed immergetelo per 10 minuti in una ciotolina contenente l'acqua. Riaprite il foglio, poggiatelo sul viso in modo da farlo aderire perfettamente e lasciatelo in posa per circa 15 minuti.

Trattamento per il corpo:
Potete anche lavare la pelle con quest'acqua (più concentrata), in modo tale che la pelle sia detersa e morbidissima.

Scrub:
Per effettuare lo scrub, potete frullare il riso crudo con un macinacaffè, in modo da ottenere una polvere finissima o utilizzare direttamente l'amido di riso che potete comprare al supermercato.

Cipria:
L'amido di riso si può utilizzare al posto della cipria!

Ricordate che a seconda del tipo di riso utilizzato, potete ottenere un'acqua ricca di sostanze differenti... quindi provateli tutti!

L'acqua di cottura essendo più lattiginosa secondo me è più adatta per impacchi o maschere, la eviterei assolutamente come tonico o come trattamento senza risciacquo perché  potrebbe lasciare residui di amido.
Fate un po' di esperimenti e fatemi sapere come vi trovate!
Silvia




Cowash

No non è uno strano sport, né una strana pratica straniera. Il cowash non è altro che il lavaggio dei capelli usando solo balsamo e zucchero. E' consigliato per chi ha problemi di cute (io ultimamente ce l'ho secchissima!), per chi fa lo shampoo spesso, per chi semplicemente vuole lavare i capelli in maniera non aggressiva. 
Nulla di più facile: prendete un po' di zucchero e mescolatelo in un bicchiere con un po' di balsamo (assolutamente privo di siliconi e troppe schifezze, maglio se ecologico), inumidite i capelli e versate questo composto sulla cute. Se avete i capelli grassi potete aggiungere 1o 2 gocce di olio essenziale (limone, rosmarino, tea tree ecc). Strofinate dolcemente il cuoio capelluto, effettuando una sorta di scrub. Lo zucchero e i tensioattivi normalmente presenti nel balsamo, aiuteranno a pulire la cute rimuovendo lo sporco. I capelli saranno morbidissimi e la cute pulita senza essere stata aggredita. 
Io di solito alterno il lavaggio con lo shampoo ecobio ad un cowash.
Provatelo e fatemi sapere come vi trovate!
Silvia

lunedì 27 gennaio 2014

Ricetta dentifricio naturale fai da te

Oggi ho realizzato il mio primo dentifricio! Perchè fare il dentifricio a casa?
Innanzitutto il dentifricio realizzato a casa è naturale, ecologico, privo di sostanze dannose, personalizzabile.
Sapevate che nel dentifricio si può trovare come disinfettante il triclosan? Questo è un potentissimo antibatterico, che viene assorbito e si accumula nel sangue e nel latte materno. Oltre a non essere proprio salutare, è tra le cause della maggiore resistenza batterica agli antibiotici (semplicemente per selezione naturale!). All'interno dei dentifrici si possono trovare molte sostanze aggressive e dannose (di derivazione petrolchimica, tensioattivi irritanti per le mucose, sostanze che indeboliscono lo smalto), ma tra questi si nasconde anche una sostanza che abbiamo sempre ritenuto importante per la salute dei denti : IL FLUORO! Pare che questa sostanza possa con sovradosaggi minimi, causare fluorosi, responsabile non solo  dell'indebolimento di denti e ossa, ma  di deficit cognitivi e problemi al sistema nervoso. Nel caso si assuma una massiccia dose di dentifricio, bisogna addirittura rivolgersi ad un centro antiveleni!
Non so voi, ma sapendo tutte queste cose a me è venuta una gran voglia, di realizzare un dentifricio sano e assolutamente non tossico!

Ingredienti per 100g
61g di glicerina vegetale(la trovate online,  in farmacia o in erboristeria)
30g di argilla bianca
9g di bicarbonato
10 gocce di olio essenziale

Mantenendo 100g totali di prodotto, potete anche variare le dosi in base ai vostri gusti. Più glicerina usate più sarà liquido e affinché il bicarbonato si sciolga del tutto (in modo da non risultare abrasivo) l'ideale è non superare i 10g.
Consiglio di usare un'argilla finissima o potreste sentire qualche granulo in bocca. Al prossimo tentativo userò un po' di gomma xantana, in modo da renderlo più gelatinoso.

Io ne ho realizzati 50g come prima prova, in modo da testarlo un po' ed eventualmente modificare le dosi.
Gli oli consigliati sono il tea tree oil (molto disinfettante, ma con un sapore non troppo gradevole) e la menta. in 50g ho messo 2 gocce di tea tree e 4 di menta (ma mi serviva molto disinfettante).


Il procedimento è facilissimo!

  1. Preparate l'attrezzatura, lavando i contenitori e gli utensili con una spugnetta (che utilizzerete solo per le vostre preparazioni) e poi disinfettate tutto usando l'alcool  per dolci. (bastano poche gocce da passare da un attrezzo all'altro, lasciando tutto asciugare all'aria).
  2. Pesate la glicerina, aggiungete il bicarbonato e mescolate fin quando il bicarbonato è sciolto
  3. Aggiungete l'argilla bianca e gli oli essenziali. Mescolate tutto per bene
  4. Io ho aggiunto mezzo cucchiaino di dentifricio da supermercato, in modo da avere qualche tensioattivo che generi un po' di schiuma 
  5. Versate il dentifricio in un contenitore. (io ho usato un flaconcino preso sul sito Aromazone)
Il dentifricio è pronto!




Silvia




venerdì 17 gennaio 2014

Recensione burro corpo coop vivi verde



Questa è la mia crema corpo! Mi piace molto, perché essendo  un burro corpo è molto densa ma si spalma facilmente senza ungere.Il profumo è molto intenso. Costa intorno ai 7€ (per 200ml), ma essendo molto corposa ne basta davvero poca e dura tantissimo . E' molto idratante e nutriente. Fa parte della linea vivi verde della coop, quindi potete acquistarla solo li. Forse d'estate è un po' troppo grassa, in quel caso io preferisco passare solo un po' d'olio sotto la doccia, con la pelle ancora bagnata. 
Mi piace anche che essendo nel barattolone non si spreca rimanendo in fondo ad un tubetto. 



Silvia