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venerdì 5 luglio 2013

Inci, cos'è ?

A guardare il blog sembro un hippie e basta, no no non ci siamo. Qua bisogna correre ai ripari e cominciare  a parlare un po' di cosmesi! Premetto che ho tanti progettini in mente. Parlarvi di un po' dei rimedi naturali che uso abitualmente, fare le recensioni dei prodotti eco-bio che ordinerò a giorni e ho intenzione di imparare a fare il sapone e i cosmetici a casa. Ma cominciamo per gradi. Intanto iniziamo a comprare prodotti meno inquinanti e più salutari e per farlo l'unica da fare è iniziare a leggere l'INCI.
L'INCI è la denominazione internazionale, utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti di un prodotto cosmetico. Ricordo che fanno parte di questa categoria non solo makeup e "roba da donne", ma anche shampoo, deodoranti ecc, quindi  questo argomento dovrebbe interessare non solo le donne ma anche i maschietti e i pargoli.
L' INCI, per legge, deve essere indicato o sulla confezione del prodotto o su internet.
E' molto importante imparare a leggere le etichette per la nostra salute, per quella dell'ambiente ma anche per il nostro portafogli. Spesso infatti ci affidiamo alle scritte giganti sulla confezione e compriamo prodotti (ingannati dalla pubblicità) anche a prezzi elevati, solo perchè sembrano migliori di altri.
Mi è capitato, quando ancora non leggevo le etichette di comprare la crema Nivea "Pure and Natural" al supermercato, che riporta la scritta " 95% di origine vegetale". In questi giorni ho scoperto che quella crema non solo contiene pochissime sostanze idratanti, ma sono presenti anche conservanti cessori di formaldeide (cancerogena) e molti allergeni. Probabilmente sarà migliore di molte alte creme, ma non si può assolutamente considerare una buona crema. (Decisamente migliore è la garnier bio active). Questo significa che ho pagato 2 € in più per una crema che contiene ingredienti dannosi e che comunque non contiene tante sostanze nutrienti (praticamente una crema vuota) solo perchè ho letto "95% di origine naturale".
Un'altro errore potrebbe essere anche comprare un prodotto che poi in realtà si riveli un altro. 
Mi è capitato ad esempio di comprare una saponetta "alla lavanda" scritto bello in grassetto sulla confezione per scoprire  poi non contenerne, ma averne solo l'odore sintetico.

Sapere cosa state comprando è vostro dovere e diritto.


Ovviamente questo discorso vale non solo sui prodotti cosmetici, ma anche su quelli alimentari.
Passiamo al lato pratico.
Come si legge l'INCI? 

  1. Innanzitutto ricordatevi che gli ingredienti sono scritti in ordine decrescente di concentrazione, quindi il primo ingrediente è quello più presente e l'ultimo quello meno.Questo implica che, un ingrediente non tanto buono lasciato alla fine dell'INCI può anche essere passabile, ma magari non essere accettabile all'inizio della lista.
  1. Se comprate un prodotto perchè contiene una certa sostanza (es. una crema all'aloe), assicuratevi che il principio attivo sia ai primissimi posti ( diciamo non oltre il 4), perchè in quantità troppo basse, ovviamente sarebbe poco efficace ( e oltretutto pagarlo di più perchè??)
  1. Portate con voi la lista degli ingredienti da evitare assolutamente
  1. Usate importanti risorse presenti sul web per capire cosa davvero state comprando


Non si parla di essere ecologisti, essere fissati col biologico o voler spendere soldi in più. Anzi, paradossalmente spende più soldi chi compra una crema per il viso non idratante a pochi euro (4€ di silicone, sostanze cancerogene, e derivati dal petrolio) , che chi ne spende 7 per avere sostanze nutrienti che rendono il nostro viso più bello e sano. Meglio usare 7 € che buttarne 4, no?
Per rendere un prodotto buono non basta che sia ecologico, ma deve anche contenere le sostanze per cui lo state comprando. Che ve ne fate ad esempio di un balsamo eco, ma che non districa i capelli?
Quindi il punto non è comprare solo una certa categoria di prodotti, ma comprare prodotti "buoni" , ricchi di principi attivi, con un  prezzo proporzionato, a basso impatto ambientale e che non sfrutti i lavoratori.
"Un'impresa" penserete voi. In realtà non è poi così difficile.
Mi è capitato ad esempio di avere forfora (io che non ne ho mai sofferto), nonostante usassi shampoo con proteine di questo e di quello, con oli vari ecc ecc , nonostante i miei impacchi supernutrienti e i capelli lucidissimi. Ho usato uno shampoo per bambini quindi più delicato  (con comunque un brutto Inci e senza particolari sostanze) e puf!  niente forfora! 
Ci sono moltissimi aiuti sul web per aiutarci a spendere bene i nostri soldi. In questo post parleremo solo di INCI, ma in realtà per comprare un prodotto dovremmo guardare anche altri aspetti, che potrebbero fare di noi davvero dei consumatori critici (ne parlerò in un altro post).
Ricordiamoci che nel mare finiscono più di 5000 tonnellate di cosmetici al giorno nella sola Unione Europea  e che le creme solari sono direttamente implicate nello sbiancamento e distruzione della barriera corallina.




Sostanze da evitare:

Petrolati:di origine petrolifera (quindi inquinante), non idratanti (perchè non dermocompatibili), irritanti, comedogeni,secondo alcuni studi potenzialmente cancerogeni (di classe 2). Anche i prodotti per bambini contengono petrolati, anzi mi correggo, sono proprio a base di petrolati (olio johnson per citarne uno!). Il ciclo di produzione è altamente inquinante.
Alcune aziende assicurano di usare solo petrolati sicuri, trattati in modo da non  essere pericolosi (non so se sia possibile), ma in ogni caso, anche escludendone il rischio cancerogeno, le altre problematiche rimangono.
Mineral oil -Petrolatum- Paraffinum liquidum- Cera microcristallina- Vaselina- Paraffina- Microcrystalline Wax 

Siliconi: Non sono dermocompatibili. Inquinanti, non biodegradabili.Servono a rendere le creme più belle da stendere e a dare un finish setoso sulla nostra pelle (o capelli). Non hanno proprietà idratanti o nutritive. Non fanno respirare la pelle, anzi causano pori  dilatati  e impurità. A livello dei capelli li seccano e sfibrano le punte, rendendo grassa la cute. Ecco perchè alcune creme rendono le gambe setose o i capelli meno crespi e poi se non le si usa un giorno le gambe sono secchissime e i capelli ingestibili. (spesso i cristalli liquidi per capelli contengono solo sliconi!) 
Finiscono in (-one; -thicone; -xiloxane; -silanoil)es.  Dimethicone- Cyclomethicone- Ciclopentasiloxane 

Conservanti  e sostanze che rilasciano formaldeide. La formaldeide è cancerogena
Imidazolidinyl urea- Diazolidinyl urea -Methylchloroisothiazolinone- Methylisothiazolinone- Formaldheyde-

Ingredienti che rilasciano nitrosammine. Anche queste cancerogene, sensibilizzanti e tossiche.
2-bromo, 2-nitropropane 1,3-diol, 5-bromo, 5-nitro, 1,3-dioxane methyldibromo glutaronitrile 

Alcuni tensioattivi:i tensioattivi servono per formare schiuma.Alcuni di questi  possono essere molto irritanti. Potrebbero causare forfora, dermatite, prurito, cute grassa o molto secca. Monoethanolamine (MEA) (es: Cocamide Mea)- Triethanolamine (TEA) (es: Cocamide Tea)- Diethanolamine (DEA) (es: Cocamide Dea) 

Alcune sostanze troppo aggressive:
SLS( Sodium Lauryl Sulfate) questo è biodegradabile, quindi va bene, ma è troppo aggressivo sulla pelle. Va bene quindi nei detersivi. 
SLES (Sodium Laureth Sulfate)  questo è diverso dal precedente, infatti contiene alcune molecole petrolifere. A livello ambientale però pare lo SLES sia meno impattante di alcuni tensioattivi di origine vegetale come le betaine. Lo SLES in realtà è molto biodegradabile, nonostante la piccola quota di sostanze petrolifere. Per essere bilanciato dal punto di vista dell'aggressività, bisogna associarlo a Cocamidopropyl Betaina o ancora meglio a Disodium Cocoamphodiacetate o sostanze che contengono la parola glucoside

Altre sostanze dannose:
Triclosan: potentissimo disinfettante (spesso presente anche nei dentifrici)  secondo alcuni studi può causare resistenza antibiotica! Pare possa passare anche nel latte materno, perchè entra in circolo.
Peg:  di solito associati ad un numero (di derivazione petrolchimica, possibili cancerogeni). Rendono la pelle più permeabile e possono provocare allergie.
BHA e  BHT. Antiossidanti tossici e irritanti (forse anche cancerogeni)
Parabeni: 2 parabeni sono del tutto accettati (anche dal punto di vista ecologico) methylparaben ed ethylparaben. Gli altri, secondo alcuni studi potrebbero essere correlati al rischio di cancro se se ne fa un uso massiccio. Nei cosmetici vengono utilizzati come conservanti, in  dosi molto al di sotto dei limiti considerati pericolosi. Vi metto questo link  che vi spiega come siano accettati, se  al di sotto di un certo limite.Quindi  è ridicolo che esistano creme piene di schifezze e che riportino la voce "no parabeni". In quantità basse non sono dannosi. Certo quando possibile meglio evitarli (spesso anche chi fa i cosmetici ecobio a casa, usa piccolissiem quantità di parabeni)
Tetrasodium EDTA: altamente inquinante, determina un aumento dei metalli pesanti nelle acque, con conseguenze su fauna e flora marina.

Ricordiamoci anche che:
-un cosmetico naturale può comunque contenere sostanze potenzialmente dannose o pericolose
-anche le sostanze naturali possono essere irritanti o allergizzanti 
-anche le sostanze naturali o biodegradibili hanno un impatto ambientale. Qualsiasi cosa ha un impatto sull'ambiente, anche respirare aumenta la quota di co2. Il punto è ridurre il più possibile questo impatto. Per farlo, la cosa più importante è evitare gli sprechi. Se ad esempio usate uno shampoo bio ed è indicato di diluirlo in una certa quantità d'acqua, usatelo così, non usatene il triplo perchè "tanto è bio".
-anche un cosmetico ecologico può essere aggressivo
-anche se sull'etichetta c'è scritto naturale, questo non significa nulla
-non tutti i prodotti ecobio hanno una certificazione (che comunque costa), quindi potrebbe sembrare un "normale" prodotto e poi avere un INCI assolutamente eco-bio 
-gli oli essenziali non sono acqua.Sono potentissimi, ricchissimi di allergeni, fotosensibilizzanti. Bisogna usarli in modo accurato, opportunamente diluiti in oli vegetali (anche un comune olio di semi di girasole) per sfruttarne le ottime potenzialità senza rischi.
-gli oli essenziali hanno un impatto ambientale, sia per come vengono raccolti (alcuni usano piante in via d'estinzione, causano deforestazione) sia perchè comunque finiscono in mare.

Potete portare con voi una lista degli ingredienti da evitare assolutamente e quelli da tenere d'occhio. Dopo 2 giorni ho trovato il modo di mettere il file sul blog (dato che con blogspot posso caricare solo file immagine!)
(Bisognerebbe  salvare  immagine con nome e stamparla in formato A)

Oltre alla lista potete usare risorse web prima e dopo gli acquisti:
-http://www.biodizionario.it/ Questa importante risorsa permette di inserire un ingrediente nel motore di ricerca e ottenere un giudizio di colore (rosso, giallo, verde) in base al livello di compatibilità ambientale. Ricordate che il cosmetico perfetto dal punto di vista ambientale ha solo pallini verdi (ma non è detto che sia anche una composizione funzionale e ricca di principi nutritivi). Ovviamente più l'ingrediente giallo o rosso è in fondo, meglio è.
-http://forum.saicosatispalmi.org/ In questo blog trovate i prodotti con inserito l'intero inci. Questo può essere molto utile prima di un'acquisto per sapere se è "verde" oppure no.
-http://forum.promiseland.it/viewforum.php?f=2&sid=e63955f86288815658a817f5549a88e5 in questo potete trovare anche inci e delucidazioni sui detersivi
-http://lola.mondoweb.net/ In questo blog non vengono indicati positivamente solo cosmetici ecologici, ma la classificazione avviene in base al livello di funzionalità o pericolosità di un cosmetico. Molto utile per capire se il prodotto ecologico che avete comprato è "vuoto" o funzionale.

Io personalmente non cerco prodotti "biologici" ma soprattutto ecologici, il meno inquinanti possibili e non rifiuto a priori ingredienti sintetici, purchè abbiano i pallini verdi :)
Se siete arrivati fino in fondo al post...bravissimi siete già sulla strada giusta per diventare consumatori consapevoli!

Se ormai avete dei prodotti pessimi a casa non buttateli, inquinereste ulteriormente, ma regalateli a qualcuno o riutilizzateli in modo differente (ad esempio usate i vecchi shampoo per lavare i vestiti a mano o il pavimento, usate la creme come base per uno scrub allo zucchero, con gli oli ricchi di petrolati potete lucidare i mobili, il balsamo si può usare come ammorbidente per i tessuti).

Purtroppo sono anche io ai primi passi, quindi vi consiglio di seguire i link ai siti web o il blog di Carlitadolce!
Non fatevi fregare, siate consapevoli!
Silvia